Sant'Eusebio di Camagna
Era un po' che volevo farle, queste foto, per la mia serie sulla follia edilizia piemontese. Ci ero passato qualche mese fa, di fretta, e mi ero appuntato mentalmente che avrei dovuto tornarci. Ci sono ripassato qualche settimana fa, ma il tempo era inclemente. Approfittando della Festa della Liberazione e di una bella giornata, siamo andati a fare un picnic a pochi passi da li'.
Il fatto e' che il paese di Camagna e' un po' nascosto, ci arrivate per vie fuori di mano che si inerpicano sulle colline -- e non lo vedete se non quando ci siete quasi arrivati.
C'e' solo quella specie di boa da tonneggio che sbuca su dalle creste, alle svolte della strada -- e solo man mano che vi avvicinate capite che cosa e'.
Quando entrate in paese, l'edificio scompare, nascosto dai vicoli. A una svolta ve lo trovate davanti, di colpo, dal lato dell'abside:
Come capita spesso, il mastodonte riposa sulla cima di una collina, in modo da essere ancora piu' elevato e visibile da lontano. Qui una robusta scalinata vi porta a piedi dalla piazza sottostante al fianco della chiesa e alla facciata.
Il tamburo della cupola, con la madonna dorata e i santi, visti dalla piazza ai piedi della scalinata.
La facciata della chiesa, dedicata a Sant'Eusebio
Il fianco destro della chiesa affaccia su una piazzetta, che permette una vista particolarmente spettacolare...
Il campanile e' l'unica parte della chiesa sopravvissuta al rifacimento di fine Ottocento
Gli edifici intorno sono irrimediabilmente fuori scala
I santi della cupola
in particolare il San Sebastiano con tanto di frecce, con accanto un rigido abatino
e la Madonna in tutto il suo dorato splendore.
Peccato che l'interno fosse inaccessibile. Mi aspettavo mirabilie. Ma ci tornero' -- oh se ci tornero'.
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